Sceicco: quando la precocità fa la differenza

Vi interessa produrre un puledro precoce?
Indubbiamente esser pronti a due con un puledro già affidabile e competitivo oggi, in Italia, è determinante.
Esiste uno Stallone Italiano che, meglio di Sceicco, abbia dimostrato a due e a tre anni una qualità e, soprattutto, una straordinaria precocità tale da renderlo imbattibile?

Sceicco, portacolori della mitica Scuderia Louisiana dei Signori Borini, è stato il protagonista assoluto della stagione dei due anni della leva 2011 vincendo nel dicembre 2013 sia il Gran Criterium che l’Allevatori, una doppietta di primissimo livello che in pochi avevano realizzato prima.
In queste prove, incluse quelle di avvicinamento, utilizzando sempre tattica di attesa, aveva dimostrato una straordinaria tenuta e uno speed finale impressionante.
Come non fare tesoro di questa straordinaria dimostrazione di precocità?!
Come potranno gli allevatori italiani trascurare una così fondamentale dote di uno stallone?

A tre anni Sceicco si era poi ripetuto dominando nel Città di Napoli e nel Marangoni.
Incredibilmente tutta la sua carriera giovanile di altissimo livello lo vede sempre correre con numeri impossibili (il 6 ed il 7) che gli avevano condizionato lo schema tattico costringendolo a costruire all’esterno in maniera commovente ma straordinariamente efficace.

Poi si era presentato alla finale del Derby, dopo aver dominato la propria batteria (che bello rivedere le tre batterie del Derby!!!), dovendosela nuovamente fare tutta di fuori a ritmi insostenibili per poi conquistarsi comunque una terza onorevole e meritatissima piazza. Poi sarà terzo, con altrettanto onore, anche nell’Orsi Mangelli.

La paternità di Sceicco è molto interessante: Look de Star, erede di Coktail Jet e stallone di punta in Francia, fu protagonista in Italia della produzione 201i non solo con Sceicco ma anche col Derbywinner Sugar Rey. Un risultato incredibile se si considera che erano solo 7 nati che praticamente si divisero gran parte del Montepremi delle classiche giovanili. Oltretutto tutti e sette in pista con record inferiore a 1.14.
La mamma è la qualitativa Iuta, da Viking Kronos, un altro stallone sempre in evidenza in Europa.
Insomma, anche come genealogia, non si scherza!

Sceicco funziona presso Az. Agr. Barbiselle di Persico Dosimo (CR)
Contattate la Dott.ssa Elisabetta Quaini al cell. 335 6063678 oppure al fisso 0372 54071 per prendere accordi diretti

Sceicco è uno Stallone italiano, investire su uno Stallone italiano significa valorizzare la nostra produzione e mettere in circolo del denaro che verrà nuovamente investito nel nostro circuito.
Imprenditori Ippici Italiani

Vitelli Cage Free

 

       

SCARICA LA NEWSLETTER

La crescente sensibilità del pubblico verso tematiche quali il benessere animale e la sostenibilità degli allevamenti, ha portato alla richiesta, supportata da circa 1.4 milioni di firme di cittadini europei, dell’abbandono dell’utilizzo di gabbie per diverse specie e categorie di animali da reddito. In seguito a questa iniziativa, denominata “End the Cage Age” (letteralmente “finire l’era delle gabbie”), la Commissione Europea ha dichiarato l’intenzione di eliminare in maniera graduale e completa l’utilizzo di questi sistemi stabulativi potenzialmente entro la fine del 2027, facendo rientrare questo aspetto in uno degli elementi chiave della revisione della legislazione sul benessere animale prevista per la fine del 2023.

La stabulazione di vitelli in box individuali fino alle 8 settimane di età, che rappresenta non solo l’attuale limite minimo di legge (secondo D. Lgs. 7 luglio 2011, n.126), ma anche la situazione più comune nel contesto produttivo italiano, potrà quindi andare incontro a cambiamenti importanti nei prossimi anni.

L’adozione di soluzioni stabulative welfare friendly per vitelli necessita però di studi che ne verifichino l’attuabilità e la sostenibilità. È in questo contesto che nasce il progetto Vitelli CAGE-FREE – Sistemi alternativi alla stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del PSR 2014-2020 Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione”.

Il progetto, avviato a gennaio 2023 e della durata di 24 mesi, verrà coordinato da Barbiselle S.R.L. Società Agricola di Quaini Paolo e Figlie, e condotto con la collaborazione di Fondazione CRPA Studi Ricerche e il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano.

È prevista inoltre la partecipazione anche di una seconda azienda, la Società Agricola Dosso Pallavicino S.S. di Zanetti Francesco & C., sede in particolare di una parte delle prove di campo.

L’obiettivo generale del progetto sarà verificare la sostenibilità tecnico-economica di soluzioni alternative alla stabulazione in box individuali per vitelli da latte nella fase pre-svezzamento, contribuendo così alla creazione di una nuova filiera di qualità basata su standard elevati di benessere animale.

Le principali attività messe in atto durante i due anni di progetto prenderanno in considerazione diversi aspetti, tra cui:

  • l’applicabilità in campo della stabulazione di vitelli con la madre e/o in coppia, confrontando le soluzioni alternative con le soluzioni convenzionali in uso (vitelli in box individuali);

  • la fattibilità tecnico-economica delle diverse soluzioni per la stabulazione dei vitelli pre-svezzamento (box individuali, box di coppia, box con madri, box collettivi con balia o con allattatrice) nella realtà lombarda;

  • l’impatto economico dell’eliminazione della stabulazione in box individuali sulla filiera produttiva lombarda;

  • l’individuazione delle migliori strategie di marketing/vendita di prodotti a base di latte bovino proveniente da allevamenti con vitelli stabulati senza utilizzo di box individuali, nonché la verifica dei loro sbocchi commerciali

Il progetto prevederà inoltre una fase di raccolta dati per conoscere l’opinione di stakeholder sulle alternative alla stabulazione dei vitelli in box individuali e per conoscere le principali tipologie di stabulazione diffuse sul territorio lombardo.

 

Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto CAGE FREE-Sistemi di stabulazione dei vitelli pre-svezzamento in box individuali,
cofinanziato dal FEASR

Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.

Capofila del partenariato è BARBISELLE S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA DI QUAINI PAOLO E FIGLIE, realizzato con la collaborazione di SOCIETA’ AGRICOLA DOSSO PALLAVICINO S.S. DI ZANETTI FRANCESCO & C. e UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia

L'azienda Barbiselle

Da circa 100 anni la Famiglia Quaini è proprietaria e gestisce e vive a Barbiselle.
Lodovico è stato il fondatore dell’azienda con la moglie Giannina e i suoi sette figli tra cui Paolo che ha proseguito negli anni il lavoro del padre ingrandendo l’azienda che oggi, insieme con la figlia Elisabetta, è stata dimensionata per cogliere le sfide future.

Le scelte di oggi: genetica di grande livello, eccellente produttività e qualità del latte, buone rotazioni colturali, qualità dei foraggi, rispetto e tutela dell’ambiente, rispetto delle persone che lavorano in azienda.
I nostri animali : vacche da latte di razza Holstein, manze e torelli, i cavalli, le pecore di razza suffolk vivono con noi nella pace di una grande cascina immersa nel verde della pianura del fiume Po.
L’azienda si estende su una superficie di circa 250 ettari interamente irrigabili.

L’attivita’ principale è la produzione di latte, con 500 vacche in mungitura. Il latte viene conferito alla Cooperativa Latteria Soresina per essere trasformato nel famoso formaggio DOP Grana Padano. L’azienda conta piu’ di 1.000 capi di bestiame.
I cavalli da trotto allevati in azienda e portati alle competizioni sportive sono una tradizione di Barbiselle che è anche stazione di monta equina corredata da laboratorio per il congelamento del seme.

Le rotazioni colturali sono impostate al servizio della stalla e contemplano la coltivazione del mais da foraggio e da granella, cereali autunno vernini come il il loietto e il frumento da fienagione e per insilaggio. Una vasta estensione e’ dedicata alla coltura dell’erba medica. L’azienda consente l’autonomia produttiva e prodotti eccellenti.
Da dicembre 2010, un impianto per la produzione di energia rinnovabile da fonte solare è stato installato sui tetti delle stalle per soddisfare il fabbisogno aziendale di energia e abbattere le emissioni di anidride carbonica.

La nostra storia

L'azienda Barbiselle nasce con il suo capostipite Lodovico Quaini che inizia l'attività nel 1910. Lodovico Quaini e suo figlio Paolo iniziano l'attività di allevamento di cavalli trottatori nel 1940. All'epoca, Paolo Quaini ventenne seguiva il padre negli acquisti di fattrici e di stalloni; si ricordano i primi soggetti: Xante, un cavallo grigio, e Desgrave che, dopo una fulgida carriera di corsa, veniva portato alla monta a Porta Venezia a Cremona.

Paolo Quaini, medico ginecologo a Torino, inizia a dedicarsi alle corse gentleman all'Ippodromo di Vinovo correndo con tanti cavalli tra cui: Dorlisca, Loingrin, Ultimo, Oliveira, Oxford e tanti altri e aggiudicandosi il Campionato Gentleman a Cagne sur Mer nel 1964 con Intrigante. La passione di Quaini per i cavalli lo porta ad incontrare in quegli anni un grande manager dell'ippica che diventerà in seguito anche un fraterno amico: Vincenzo Gasparetto, con il quale importeranno, nel corso degli anni '60 sotto il nome di Allevamento San Damiano, alcuni fra i migliori Trottatori classici americani. Il primo a giungere in Italia con il suo scopritore è Lansing Hanover (il primo suo cavallo da gran premio, vincitore della Città di Trieste, del Premio Roma, del Città di Padova e dell'Ouberon a Cagne sur Mer ora denominato Vitesse, ma soprattutto secondo nel Lotteria, nel Costa Azzurra e nel Gran Premio della Fiera). Segue, Brogue Hanover grande vincitore in Italia e Francia con la fantastica guida di Walter Baroncini. E poi, Some Fire, che va a segno nel Gran Premio delle Nazioni e nell'Inverno, nonché MurrayMir e Broker's Choice. Questi grandi cavalli che hanno contribuito a costruire la storia dell'ippica Italiana e mondiale sono stati guidati da driver famosi quali Vittorio Guzzinati, Sergio Brighenti e Anselmo Fontanesi denominato il Morino. Nel 1990 Herschel Walker, giunto dagli Stati Uniti, dà ancora soddisfazioni in corsa guidato da Hakan Wallner, Vittorio Guzzinati, Wim Pal e Marcello Mazzarini per poi diventare razzatore a Barbiselle insieme ad altri grandissimi campioni quali Friendly Face, Campo Ass, Berndt Hanover, Duke of York grandi stalloni per l'allevamento da tratto italiano ad europeo.

Barbiselle non è conosciuta solamente per le vittorie nell' ippica, ma anche per aver contribuito a costruire la storia della selezione genetica della razza Frisona italiana. Negli anni '70 Paolo Quaini acquista dall'Ing. Pierfrancesco Talenti l'Azienda SALONE, a Roma, dove trova le grandi vacche americane provenienti dalla storica Paclamar Farm; per ricordarne alcune: Paclamar Snowshoes VG88 figlia di Snowboots, Paclamar Ivanhoe Slippers Ex.90, GreenBanks Admiral Mooie Ex95, e tante altre, fondatrici dell'azienda divenuta famosa per le innumerevoli vittorie alle Mostre di settore e per le annuali aste che distribuivano animali in alta selezione in tutta Italia. Il patrimonio genetico della Paclamar e di Salone vive oggi a Barbiselle, dove, nel corso degli anni, è stato inserito un nucleo di manze provenienti da Salone unitamente a embrioni provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada. Le linee genetiche dell'azienda, incrementate dall' utilizzo di tori Italiani ed esteri, danno a Barbiselle la possibilità di esaltare i parametri produttivi del latte, nonchè di fornire materiale genetico per gli allevatori e per i Centri di F.A.